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Il parquet, con il passare del tempo, si è trasformato in un vero e proprio elemento d’arredo, con un design sempre più curato e d’effetto. Il parquet viene scelto da un numero di persone sempre più elevato perché ha grandi qualità estetiche, ma anche per via dell’affascinante atmosfera che riesce a donare ai vari ambienti in cui viene installato. Cerchiamo di capire quali possano essere i migliori consigli da seguire per scegliere il parquet, anche se la soluzione migliore è sempre quella di affidarsi ad un’azienda specializzata nella cura e trattamento del parquet.

Scegliere il parquet: quali sono le tipologie più diffuse

Prima di tutto, bisogna prestare attenzione alle differenti tipologie di parquet, visto che in commercio ce ne sono davvero tante. Il parquet classico è quello in legno massello ed è sconsigliato nelle operazioni di tradizionale ristrutturazione, visto che ha tempistiche di posa piuttosto lunghe. Il parquet prefinito, invece, ha l’indubbio vantaggio di garantire una posa nettamente più rapida, senza dimenticare il fatto che venga montato già finito. Il parquet antico, invece, è uno di quelli più cari dal punto di vista economico e si può posare sia sfruttando delle apposite colle che altri sistemi, come l’inchiodatura.

I colori del parquet

Il secondo passo è quello di capire quali siano i colori del parquet più adatti per le proprie esigenze. Sul mercato c’è solo l’imbarazzo della scelta da questo punto di vista. È bene ricordarsi come in tutti quegli ambienti caratterizzati da una bassa luminosità, la cosa migliore da fare è quella di puntare su delle essenze piuttosto chiare. Non bisogna mai scordare come il legno, nel momento in cui viene a contatto con la luce, tende ad ossidare in modo leggero, modificando il suo colore. Piuttosto di frequente, infatti, assume una tonalità più scura, ma ad esempio, con il teak, subisce il processo inverso, diventando più chiaro. Le principali tonalità sono racchiude in quattro gruppi, ovvero i legni chiari, i legni rossi, i legni scuri e i legni bruni.

La valutazione dei disegni di posa

In base alle dimensioni del pavimento, si può effettuare la posa dei diversi listoni di parquet optando per numerosi sistemi e schemi. Per una scelta azzeccata, il consiglio migliore da seguire è quello di considerare il grado di illuminazione dell’ambiente, ma anche l’apertura e la percorrenza delle porte presenti. La percezione dello spazio, quindi, cambia in positivo nel caso in cui il percorso si sviluppi seguendo la lunghezza dei vari elementi d’arredo, oppure se la direzione a cui installare il parquet si snodi in via ortogonale rispetto alla soglia della porta. Tra i disegni di posa maggiormente diffusi troviamo certamente il cassero irregolare, il cassero regolare, la posa a mosaico (detta anche a quadri), la posa a spina di pesce e la posa a spina ungherese.

Pavimento laminato o in legno?

La soluzione migliore è quella di optare sempre per il vero legno, dal momento che offre un grado di resistenza, durevolezza e isolamento decisamente maggiore, ma è anche la scelta più rispettosa dell’ambiente che ci circonda. Il parquet rappresenta la scelta più intelligente spesso per via del fatto che evita di diffondere elementi tossici nella procedura di installazione all’interno della propria abitazione, rispetto invece a quanto potrebbe avvenire con il laminato.

Parquet in legno grezzo o prefinito?

Il trattamento del parquet si può verificare durante la produzione, in questo caso si fa riferimento al prefinito, ma anche in seguito alla posa, e allora si parla di parquet naturale o in legno grezzo. Limitazioni particolari non esistono, dal momento che la scelta deve avvenire esclusivamente in base ad un fattore di preferenze dal punto di vista estetico e stilistico.

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