Si parla di parquet ad incastro per intendere una particolare tecnica di messa in posa di un pavimento in legno. Si può considerare come la principale alternativa alle varie tecniche di incollaggio o che prevedono l’uso di chiodi. Il metodo ad incastro permette di tutelare molto meglio la pavimentazione sottostante, ma non solo, dal momento che praticità e velocità pendono dalla parte di questa tecnica di messa in posa.
La tecnica flottante
La tecnica flottante, nella maggior parte dei casi, viene sfruttata per i parquet prefiniti in legno naturale. La diffusione di questa messa in posa continua ad aumentare sempre di più, anche perché non vengono utilizzate delle sostanze tossiche oppure degli strumenti che possano rovinare la pavimentazione sottostante. Inoltre, optare per la tecnica flottante vuol dire anche riuscire a gestire i listelli secondo le modalità che si prediligono, così come significa poter intervenire senza troppi problemi qualora si volessero apportare delle modifiche o ristrutturare completamente la pavimentazione.
Come funziona l’incastro
La prima fase
Come detto in precedenza, non vengono impiegati né chiodi né delle colle particolari. I listelli, in pratica, sono soggetti proprio ad un’operazione di incastro seguendo una combinazione che, nella gran parte dei casi, viene chiamata maschio-femmina. Solo una volta completato l’incastro, ecco che i listelli vengono appoggiati sul pavimento. È importante che il pavimento, in questo caso, venga interamente ricoperto di materiale isolante, favorendo l’uniformità del contatto tra parquet e piano di posa e, al tempo stesso, contrastando umidità e rumori.
La seconda fase
Una volta selezionato il lato della stanza dal quale partire e dopo aver ricoperto la superficie di materiale isolante, ecco che è arrivato il momento di posare le tavole. In questa operazione, la parte dell’incastro denominata femmina deve essere rivolta verso la zona della parete, garantendo la presenza di uno spazio pari ad almeno 100 mm rispetto al perimetro del locale. Spesso si opta per l’uso del nastro isolante per rendere più stabile la pavimentazione, applicandolo sia in lunghezza che larghezza. Una volta che termina l’opera di messa in posa, ecco che si passa alla fase delle finiture. Gli elementi isolanti in eccesso, quindi, vengono rimossi, ma soprattutto il parquet deve “riposare”: serve attendere almeno un giorno prima di poterlo calpestare. I listelli, grazie a questa tecnica sono semplicemente appoggiati sul pavimento precedente: quindi, possono muoversi, espandendosi oppure ritraendosi, in base a come si evolvono le temperature. È altrettanto vero che, per raggiungere un risultato perfetto della messa in posa, è fondamentale effettuare dei calcoli precisissimi. Le distanze devono essere ottimali, così come è necessario che gli incastri tra i listelli siano perfetti: in questo modo, i vari movimenti, potenziali quantomeno, saranno scongiurati, dal momento che non ci sarà nessuna micro fessura. Per questo motivo, è sempre meglio affidarsi ad un’azienda specializzata con una buona esperienza in questo settore.