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Rispetto a quello che pensano tante persone, al giorno d’oggi ci sono tante soluzioni innovative che permettono di applicare il parquet in cucina e in altri ambienti della casa che, fino a qualche decennio fa, erano assolutamente sconsigliati per questo tipo di pavimentazione. A patto, chiaramente, di prestare attenzione ad alcuni accorgimenti.

Parquet per la cucina, perché al giorno d’oggi è una soluzione possibile

Una delle paure più diffuse per l’utilizzo di un pavimento in parquet per la cucina è quello chiaramente del pericolo di poter essere facilmente danneggiato dall’umidità. In realtà, quella che potrebbe rovinare la superficie in legno non è l’umidità ambientale e, in ogni caso, i rischi si abbassano riuscendo a organizzare una corretta aerazione dell’ambiente in cui si cucina. Il problema potrebbe essere rappresentato, però, dall’eventuale presenza di un’infiltrazione di acqua, che potrebbe riversarsi sul parquet danneggiandolo in modo grave. Ebbene, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti per prevenire tutti questi problemi, ma la cosa più importante è che la posa del parquet venga effettuata in modo perfetto. Per questo motivo, non è consigliata l’applicazione fai-da-te, ma è meglio affidarsi a del personale di un’azienda specializzata nella cura e nel trattamento di pavimenti in parquet.

Quale tipo di legno è più adatto per la cucina?

Diverse essenze si caratterizzano per avere un livello di resistenza più elevato nei confronti dell’acqua. Quindi, tra le tipologie di legno che si prestano maggiormente ad essere usate in un ambiente del genere troviamo certamente l’Iroko, il Teak, ma anche il Doussié. In tanti si potrebbero chiedere allora il motivo per cui una delle essenze si cui si punta di più al giorno d’oggi per la pavimentazione della cucina sia il Rovere. Ebbene, in realtà, quest’ultimo è un legno molto resistente e di estrema durezza, ma è fondamentale che sia oggetto di opportuni trattamenti protettivi, affinché possa resistere al contatto con l’acqua senza problemi.

Ottimo anche il parquet prefinito

Rispetto al parquet grezzo, anche quello prefinito è pur sempre un’ottima soluzione per la cucina. Ha il vantaggio di poter essere posato con grande facilità anche in cucina, a patto chiaramente che venga poi trattato con un adeguato prodotto protettivo. L’obiettivo deve essere quello di isolare il più possibile il legno tra i vari listelli. I trattamenti isolanti, di conseguenza, sono davvero fondamentali e non è il caso di risparmiare neppure un euro, visto che senza di essi i problemi non tardano ad arrivare e i danni al parquet potrebbero anche essere definitivi.

La posa

Una delle soluzioni migliori per l’installazione del parquet in cucina è quella di optare per la posa a colla. Infatti, nel momento in cui viene svolto un lavoro a regola d’arte, ecco che si eliminano tutti quegli spazi vuoti che intercorrono tra il legno e il massetto, in cui potrebbero crearsi delle infiltrazioni d’acqua. Invece, il parquet flottante non è una buona soluzione, dal momento che prevede esclusivamente la posa dei vari listelli, senza l’applicazione di colla. Se si dovessero verificare delle infiltrazioni, quindi, il pavimento andrebbe a subire danni piuttosto ingenti.

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